DOCENTE

Gisella OLIVERO

Gisella Olivero, psicologa analista, è membro dell'Associazione Ricerca Psicologia Analitica (ARPA) e dell'International Association for AnalyticalPsycology (IAAP).Da anni si occupa della connessione parola - immagine nella narrazione terapeutica come ricerca di significato e di cura. L'utilizzo della tecnica junghiana della Sand Play  Therapy di Dora Kalff le ha permesso di approfondire ulteriormente queste dinamiche espresse nei saggi "Adozione come destino", e  "La bellezza dell'imperfezione".In collaborazione con la Dott.ssa Marta Saponaro ha pubblicato un saggio intitolato "Come sono le donne",  e uno sulle tre "Pietà" di Michelangelo, dal titolo "L'incompiutezza compiuta?"Vive e lavora a Moransengo, in provincia di Asti

DESCRIZIONE CORSO

Interpretazione psicologica delle quattro tavole di Botticelli intitolate “Nastagio degli Onesti".
Il corso si svolgerà il martedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17 tutte le settimane, a partire dal 7 gennaio 2025, per un totale di venti ore (10 incontri).

1. la prima lezione riprenderà la novella di Nastagio degli Onesti che fa parte del Decamerone di Boccaccio. Verrà offerta la fotocopia della stessa al momento dell'iscrizione al corso. Per chi avesse a disposizione il libro si ricorda che la novella è l' ottava della quinta giornata, dal titolo "Caccia infernale".
2. seconda lezione: considerazioni generali sulla figura di Nastagio degli Onesti e introduzione dei concetti di narcisismo e di opera d'arte in ambito junghiano.
3. presentazione di alcune opere di Hortus Conclusus (Roseto di Verona, Paradiso di Francoforte), in cui è presente il ribaltamento rinascimentale del rapporto con la donna, che ci servirà per capire meglio le quattro tavole di Botticelli
4. presentazione della prima tavola di Botticelli (tempra su legno, oggi conservata al Prado- Madrid). Inserimento storico dell'opera nel contesto storico della committenza (1480-Rinascimento). Concetto centrale di Botticelli del rapporto uomo-donna
5. presentazione della seconda tavola e raffronto con i due quadri di Hortus Conclusus considerati nel terzo incontro